Caffè Pascucci per Pesaro Capitale Italiana della Cultura 2024. La settimana di Monte Cerignone (17 – 23 giugno)
Caffè Pascucci cibo per la mente
Ci riconosciamo come appartenenti a questo progetto, riconosciamo il legame, ci sentiamo parte di questo modo di vedere e affrontate il futuro del territorio. Siamo sognatori che vivono e costruiscono quotidianamente il rapporto tra natura e tecnologia, con il desiderio profondo di farlo con arte, intesa come mestiere, sapienza, un saper fare delle mani sostenute dal cuore e dalla mente.
Una rete di collegamenti ci lega al mondo in tutti i suoi aspetti: la parte agricola, nella periferia del mondo, con cui cerchiamo di collaborare in maniera diretta in un dialogo di rispetto e crescita reciproci; la scelta di produrre a Monte Cerignone, periferia territoriale, del cui tessuto socio-economico siamo parte importante, essenziale; il rapporto con la macro-economia, di cui il mondo del caffè è uno dei protagonisti, che muove le montagne; la ricerca estrema della qualità in ogni aspetto della lavorazione: gli uomini e le donne che ogni giorno lavorano per offrire ad ogni cliente il suo caffè, estratto nel migliore dei modi, dal filter coffee all’ibrik, per riconoscere nell’espresso la nostra identità italiana; lo scambio di culture e il dialogo con i nostri partner; la scelta radicale di pensare al mondo come al luogo che ci ospita e proprio per questo orientare sempre di più le nostre scelte verso caffè biologici, progettando e realizzando contenitori davvero rispettosi dell’ambiente.
Caffe Pascucci è un mondo. Pascucci Fibra ne è parte integrante, un macro-progetto lungo da raccontare ma così semplice e pulito da bere.
Le sfide di Pesaro Capitale Italiana della Cultura 2024, lanciate con la dilatazione del riconoscimento di tutto il territorio provinciale, sono condivise da Caffe Pascucci, dai blocchi di partenza all’obiettivo finale di Pesaro24. Caffe Pascucci si riconosce nella visione “altra” del territorio, ne è un esempio eclatante con la sua scelta di lavorare tra questi orizzonti. Lotta quotidianamente con il suo essere periferia, che si oggettiva nell’alternarsi delle curve che allontanano dalla città. Con i coraggiosi camionisti che si avventurano nel cuore di un Montefeltro difficile e nevoso, omaccioni mitici che scendono dai loro potenti mezzi in maniche corte mentre soffia il vento freddo dal monte Carpegna.
La sua esperienza è quella in continua mutazione che nasce dalla visione di Antonio Pascucci, accolta dal figlio Mario, poi resa viva e vera da Alberto che ha fatto della tradizione la radice del futuro: “non bisogna dimenticare da dove si viene se si vuole essere sicuri di dove si vuole andare”.
Monte Cerignone è la casa, dove i chicchi verdi arrivano, si conservano, maturano, respirano, attendono di essere tostati, per ripartire.
Monte Cerignone è la periferia della provincia, il confine con la Romagna. Territorio ibrido con i caratteri del Montefeltro addolciti, alleggeriti, smussati dal vento che lungo la valle del Conca porta il senso romagnolo della vita.
In questo contesto Caffe Pascucci dialoga con il paese nella costruzione degli eventi e delle azioni immaginate per e con 50×50 Capitali al quadrato / Pesaro24.
Con lo sguardo attento alla visione e condivisione della bellezza. Non è difficile del resto per chi vive in questi luoghi. Più complesso il progetto di riconoscersi in una identità comune, una scommessa importante da costruire insieme.
La natura mobile della cultura Il mondo del caffè è mobilità. La torrefazione, le piantagioni, i locali dove il caffè viene consumato, gli operatori che lavorano, dialogano costantemente. Città e periferie geografiche.
La natura ubiqua della cultura La cultura del caffè passa attraverso la cura di molte mani e riguarda tutti gli spazi che percorre. La memoria di tutti questi passaggi è conservata nel singolo chicco che custodisce gli aromi della sua terra d’origine. La memoria è la base del sapere di chi tosta il chicco e che lo trasforma. Monte Cerignone è il luogo della memoria e di questa cultura che si fa tazza.
La natura imprevedibile della cultura Pascucci Fibra riguarda il contenitore del caffè, come il baccello per il pisello. In questo mondo che non trova più il tempo di preparare una moka il monoporzionato è diventato imperante producendo una massa imponente di rifiuti. La capsula in fibra vegetale Pascucci recupera scarti di lavorazione da altre produzioni, come la fibra della canna da zucchero, per diventare il contenitore perfetto. Dalla terra alla terra, compostabile per davvero.
La natura operosa della cultura Caffe Pascucci è un esempio eccellente di questa operosità. Innovazione e ricerca, una crescita che va avanti di generazione in generazione.
La natura vivente della cultura Attraverso le miscele biologiche e il progetto Pascucci Fibra, rispetto e amore per l’ambiente che ci ospita sono la priorità. Pascucci vive questo rapporto operando scelte consapevoli, con la sensatezza che dovrebbe essere la “normale” quotidianità.
La giornata del 23 giugno vuole essere un esempio di questo racconto.
Evento Cup Tasting Pascucci
Assaggiamo Cup of Excellence, tazze d’eccellenza per entrare nel mondo del caffè e capire le differenze organolettiche delle singole origini
Per iscriverti gratuitamente all’assaggio invia una e-mail all’indirizzo laboratorio@pascucci.it
Convegno: La sostenibilità possibile, influenzare il mondo con l’esperienza italiana nel biologico e nella cura dell’ambiente
Mario Pascucci dialoga con importanti realtà come Ecofuturo, Girolomoni e Fondazione Cetacea con l’intervento eccezionale di G.B. Zorzoli.
Ecofuturo presenterà in anteprima il progetto Ecofuturo World. Partendo dal libro curato nel 1961 da G.B. Zorzoli e Umberto Eco Storia figurata delle invenzioni. Dalla selce scheggiata al volo spaziale per approdare sulla nuova piattaforma digitale. Dal libro al mondo, un dialogo sulla costruzione dei nuovi paradigmi di comunicazione.
Pascucci Fibra
Durante la settimana verranno offerti caffè e infusi estratti da Nipple, first pure approach to life, il sistema Pascucci per il caffè porzionato.
